Il Rallye Montecarlo Historique è una gara unica nel suo genere, ce la descrive l’equipaggio 165 Riccardo Garusci e Rudi Briani
Riccardo Garosci, ci puoi raccontare questa gara dal tuo punto di vista?
Mi ritrovo, per la quinta volta nella mia quasi cinquantennale carriera di pilota, alla partenza del Rally di Montecarlo. È la quinta volta: 3 edizioni di WRC moderno e 2 nella versione Historique, come questa che parte da Milano. E’ una bellissima gara, quasi stesso percorso della moderna ma su strade aperte al traffico e con dunque doppia attenzione, dove a volte anche una ‘facile’ media di 50/h è impossibile da rispettare (es. Turini). Faccio il Monte perché, oltre alla sabbia dei deserti (io e Rudy siamo fra i pochissimi italiani ad aver fatto la Dakar nei 3 continenti…) mi piace la neve. Ma, anche quest’anno, come nel 2022 temo che resteremo… all’asciutto! Va bene lo stesso: Alessio De Angelis e Promotor ci hanno messo a disposizione una grande macchina (soprattutto se c’è neve) come nel 2022: la Fiat Ritmo con i colori Alitalia che debuttò proprio al Monte del 1975. Siamo qui, come sempre per divertirci e stare con compagni di squadre e paesi diversi. Noi avremo i colori della Grifone, la storica Scuderia che avvicinò ai Rally tanti Campioni. Con la preparazione e l’assistenza di Promotor sono certo che metteremo ‘in strada’ una vettura che ha fatto sognare tanti appassionati. In fondo, io stesso ho scelto i Rally perché quel giorno di gennaio 1972, ancora senza patente, c’ero anch’io, ragazzino ma già tifoso, sul porto proprio di Montecarlo, a gioire della vittoria della ‘piccola’ Lancia Fulvia guidata dal ‘Grande’ Sandro Munari…
Il tuo navigatore, Rudy Briani, reduce dalla Dakar Classic e dal WRC come ricognitore, siete un team affiatato…
Fedele compagno di tante avventure Rudy Briani con cui l’anno scorso a gennaio, nella nostra prima Dakar Classic (dopo 4 di quelle moderne per me e 7 per lui…) siamo arrivati quarti assoluti su 90.Lui,questo gennaio è ritornato, per migliorarsi: secondo assoluto con Traglio jr. e di nuovo con un Nissan Terrano come nel 2023.
Ricordo quando lo coinvolsi nella (nostra) prima Parigi-Dakar in Africa, nel 2001…lui poco più che ventenne ma già con idee e determinazione chiare, a volte troppo! Poi insieme nel 2007 da vincitori della Coppa del Mondo Rally Raid in T2 con il Pajero di Ralliart (e nel T1 vinse quel Carlos Sainz, ora come me ultra 60enne e appena vincitore della Dakar moderna in Arabia).
Rudy, partito i primi di gennaio per la Dakar Classic, sceso per salire sulla macchina da ricognitore del WRC ed ora allo storico…
Sono molto contento del secondo posto alla Dakar classic, a pochissimo dal primo, quest’anno è stata un’avventura tosta. Poi il Montecarlo WRC è andata molto bene, il rally è la mia passione più forte, è stato bellissimo anche se facendo il ricognitore e quindi partendo molto prima di tutti, vedi pochissimo. Si assapora un po’ in lontananza l’ambiente, ma si vive l’atmosfera. Ora partiamo con lo storico con una splendida auto e l’amico Riccardo con cui festeggeremo a breve i 25 anni insieme. Quest’anno c’è qualche novità regolamentare… ce la giocheremo e vedremo come andrà. Le condizioni meteo attuali indicano strade senza particolari condizioni atmosferiche che possano incidere particolarmente… non c’è neve e ghiaccio. E’ sempre una grande emozione partire per questo rally che vanta partecipazioni di altissimo livello con un numero di iscritti. Far bene qui ha un grande valore.
E noi li seguiremo e raccoglieremo altre testimonianze e commenti!
Cristina Biagi x Promotor Classic MAGAZINE
Cristina Biagi x Promotor Classic MAGAZINE