Un grave lutto ha colpito il Gruppo Pininfarina. Il presidente, Paolo Pininfarina, si è spento oggi a Torino, all’età di 65 anni. Una grande perdita per la firma di stile dell’auto italiana più nota nel mondo. Paolo era il figlio del senatore a vita, Sergio Pininfarina, e nipote del fondatore del marchio, il mitico Battista “Pinin”. Ricordiamo che nell’agosto del 2008 era scomparso in un incidente stradale il fratello maggiore di Paolo, Andrea. Tutto il mondo dell’auto si stringe alla famiglia Pininfarina, nel ricordo della figura professionale e umana di Paolo Pininfarina, che ha guidato l’azienda dal 2008 a oggi. Grazie alla grande dedizione profusa dal presidente nel suo lavoro, il Gruppo ha avviato negli anni Ottanta un processo di diversificazione che l’ha portata a diventare un punto di riferimento in ambiti di design diversi dall’automotive.
Torinese doc. Paolo Pininfarina era nato a Torino il 28 agosto 1958. Laureatosi in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico del capoluogo piemontese, dopo una serie di esperienze formative e professionali all’estero, tra cui quella alla Cadillac, alla Honda e alla General Motors, nel 1982 inizia il suo percorso professionale nell’azienda di famiglia, e nel 1987 assume la carica di Presidente e Amministratore Delegato della Pininfarina Extra s.r.l., società del Gruppo specializzata in design industriale, arredamento, architettura, nautica e aeronautica.Dal 1988 diventa membro del Consiglio di Amministrazione e dal 2002, membro del Comitato di Direzione della Capogruppo Pininfarina S.p.A.
Nel 2006, viene nominato Vice Presidente di Pininfarina Spa e, dal 2008, in seguito alla scomparsa improvvisa del fratello Andrea, assume il ruolo di Presidente. Tra i capolavori che tiene personalmente a battesimo, due gli sono particolarmente cari: la concept car Sergio, barchetta biposto su base meccanica Ferrari, che Paolo decide di realizzare nel 2013 in memoria del padre, il Senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno e che egli stesso svela al Salone dell’Auto di Ginevra del 2019. La redazione di Ruoteclassiche si unisce al cordoglio del mondo dell’auto per la scomparsa di una figura così illustre.