Duecento partecipanti, per la metà stranieri, una parata di campioni: la prima manche della Silver Flag 2024 è un successo internazionale e non solo sulla carta.
Rimandato l’arrivo dell’atteso Riccardo Patrese, che sarà domani a Castell’Arquato, i telefonini si alzano di fronte a Miky Biasion, due volte campione mondiale di rally, che su questo evento dice: “È un’opportunità incredibile per gli appassionati e non solo. In questo paddock, c’è un concentrato altrimenti impossibile da vedere di ingegneristica e stile europeo. Ed è una straordinaria promozione per il territorio”.
Biasion è arrivato a bordo di un’auto in edizione limitatissima, la Maserati Mc 20 Club Italia (di cui è socio) con livrea personalizzata per i 110 anni e testerà la Lancia Stratos Hf Collezione Bertone a carburante bio. Vanto per il Cpae che Maserati sia per il secondo anno sponsor dell’evento, anche nel 2024 in cui si festeggiano i 110 anni del Tridente.
C’è Thierry Boutsen, il belga mago della guida su bagnato, che per la rpima volta approda in Valdarda: “Un’amica giapponese mi ha detto che non potevo mancare, nell’ambiente si parla tantissimo di questo evento. Ora posso dire che ho fatto bene” e sale a bordo della sua Bizzarrini 5300 gt.
Tra spettatori, esperti, appassionati, i nove chilometri sino a Vernasca sono entrati ancora una volta nel mito. Entusiasta il presidente del Club piacentino automotoveicoli d’epoca (Cpae), Claudio Casali: “Ventotto edizioni e mantenere un livello tanto alto? Sembrava un’impresa impossibile, invece l’impegno del Cpae ci ha regalato un’altra enorme soddisfazione” racconta mentre sta alla partenza insieme agli speaker. “Oggi qui abbiamo circa 100 volontari che lavorano perché tutto vada tutto per il meglio. È grazie a loro se possiamo ammirare tutte queste auto”.
Non una gara, ma un concorso dinamico per vetture storiche da competizione: i pezzi rarissimi sono davvero tanti. Dalla Porsche 917 Coda lunga, alla Bugatti Type 35, e poi la Lancia Stratos di Pratese dal Museo Asi, l’occasione per vedere gratuitamente da vicino 200 modelli che hanno fatto la storia dell’auto nel mondo è più che ghiotta. Imperdibile.